Il culto di San Biagio è molto diffuso in tutto il mondo cristiano. Dall’Oriente, dove si sviluppa dal V secolo, tra il VIII e il IX secolo passa in Occidente. Ne rendono testimonianza le numerose cappelle, chiese e opere d’arte varie (affreschi, tele, sculture) dedicate al Santo.
San Biagio, ritratto con una lunga barba bianca, la mitra e il pastorale in atto benedicente, fine Trecento, Abside della chiesa della SS. Annunziata in Sant’Agata de’ Goti (BN)
Si conosce poco sulla vita di San Biagio, martire paleocristiano. Gli scarsi dati certi si sono mescolati con la leggenda già a partire dal secolo VIII. Anche se è impossibile disgiungere i dati storici da quelli leggendari, si deve tener presente che se da una parte non è opportuno che i racconti leggendari, che narrano del martirio dei santi dei primi secoli, vengano presi integralmente come dati storici, dall’altra non si deve ritenere che gli stessi racconti siano del tutto fantastici, poiché l’elemento storico di base esiste, e in genere riguarda quanto meno il nome, i luoghi dove si svolgono le vicende e i fatti originari.
S. Biagio Vescovo e Martire, Dipinto su tavola, sec. XVII, Torricella Sicura (TE)
Biagio è un Santo armeno venerato e conosciuto sia nella Chiesa Cattolica in Occidente che in quella Ortodossa in Oriente.
Visse nel IV secolo e morì per decapitazione a Sebaste (oggi Sivas) dove fu sepolto, all’interno della cattedrale.
Gustavo Girosi, San Biagio affronta il suo carnefice per essere decapitato, 1904, Particolare del ciclo pittorico del soffitto della Chiesa di San Biagio a Lanzara di Castel San Giorgio (SA)